Il debito pubblico dell’Italia ha segnato nuovi record nella nota di aggiornamento di Bankitalia di luglio. L’indebitamento della nazione è cresciuto di circa 30 miliardi di euro rispetto al mese precedente e ha registrato un incremento di oltre 165 miliardi di euro in confronto con lo stesso periodo del 2020.Il suo valore complessivo è pari a 2.726 miliardi di euro (46.000 euro per ogni cittadino italiano).
Nello specifico, questa la ripartizione del debito pubblico a luglio:
amministrazioni centrali: +30 miliardi di euro;
amministrazioni locali: -0,3 miliardi di euro;
enti di previdenza: stabile.
Secondo la nota di Bankitalia, il debito è stato spinto anche da un incremento di circa 85 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro. Inoltre, 0,4 miliardi di euro di indebitamento sono stati causati dagli effetti “degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio.”
In aumento anche le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato: a luglio hanno superato i 48 miliardi di euro, in crescita del 10,5 % rispetto al corrispondente mese del 2020. Da gennaio a luglio 2021, invece, le entrate tributarie hanno evidenziato un valore di 243 miliardi, con una crescita di quasi il 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il 23,4% del debito è detenuto dalla banca centrale e la sua vita media è di poco diminuita a 7,4 anni.