Il mondo è sempre più indebitato. Gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti e sull’Europa. Gli Usa, nell’anno delle elezioni, emetteranno 4.000 miliardi di dollari di titoli di Stato. Stando all’ultimo rapporto dell’Institute of International Finance (Iif), nel secondo trimestre del 2023 il debito mondiale ha toccato la quota record di 307 mila mld.
Mai così elevato. Nel 2021, l’anno dopo lo scoppio del Covid-19, il debito globale ha raggiunto la cifra record di 303 mila mld dai 226 mila del 2020. Secondo il Fondo monetario internazionale, si è trattato del più grande aumento dalla Seconda Guerra Mondiale. Ma l’invasione russa in Ucraina del 2022 e poi il conflitto in Medio Oriente hanno peggiorato la situazione. Entro la fine del 2024 è legittimo attendersi che si arrivi a 310 mila miliardi di dollari.
Oltre l’80 per cento dell’accumulo di debito nel 2023 proviene dal mondo sviluppato, con Usa, Giappone, Regno Unito e Francia che hanno registrato gli aumenti maggiori su scala globale. Tra i mercati emergenti, gli incrementi più significativi sono arrivati da Cina, India e Brasile.
L'Europa si deve preoccupare dei collocamenti per il 2024. I dieci maggiori Paesi dell’Eurozona emetteranno circa 1.300 mld di euro, in un contesto in cui la Banca centrale europea ha chiuso l’ombrello. Questo perché la stretta sul bilancio di Francoforte esclude la possibilità di rifinanziamento delle obbligazioni in scadenza.