“Da un punto di vista giuridico credo che non ci siano le basi per prevedere una cancellazione dei debiti dei Paesi”. Lo ha detto Luis de Guindos, spiegando che, ad esempio, i trattati “vietano” alla Bce operazioni di finanziamento.
Con queste parole il vicepresidente della Bce ridimensiona la proposta avanzata dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che ha auspicato la cancellazione del debito pubblico contratto dai Paesi membri a causa del Covid.
“Da un punto di vista giuridico credo che non ci siano le basi per prevedere una cancellazione dei debiti dei Paesi”. Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, spiegando che, ad esempio, i trattati “vietano” alla Bce operazioni di finanziamento.
“La prima linea di difesa per gestire la pandemia sono le politiche di bilancio. Le misure di bilancio adottate fino a oggi sono state corrette – ha detto de Giundos -. Poi abbiamo gli strumenti paneuropei”.
Infine, sposta l’attenzione su un altro aspetto. “Una volta conclusa la pandemia ci sarà un coefficiente di indebitamento superiore al precedente - ha detto il vicepresidente -. La sostenibilità fiscale sarà un problema una volta conclusa la pandemia”.