La maggioranza degli eurodeputati chiede una tassa sulle transazioni finanziarie dal 2024, per finanziare la ripresa, o anche misure del Green Deal. Ma il governo francese continua a invocare una tassa minima (che escluderebbero i derivati dalla tassazione).
Dopo l’accordo raggiunto la scorsa estate a Bruxelles su un massiccio piano di rilancio (Recovery Fund), la tassa sulle transazioni finanziarie in Europa è tornata in cima all’agenda, in uno delle sue versioni più ambiziose.
“Ciò significherebbe 50 miliardi di euro l’anno per l’occupazione, la salute, il clima”, evidenzia l’eurodeputato Pierre Larrouturou, uno dei suoi più ferventi difensori al Parlamento europeo. Peccato che l’Eliseo sia di un altro avviso.