Le entrate fiscali dell'America Latina e dei Caraibi (Lac) sono diminuite nel 2016, attestandosi rispetto al Pil al 22,7%, con un calo di 0,3 punti percentuali dal 2015. Nell’area OCSE, il rapporto è aumentato di 0,3 punti percentuali raggiungendo così il 34,3%. Lo sostiene un rapporto elaborato da quattro organizzazioni internazionali: Ciat, Eclac, Idb e Ocse.
La diminuzione del 2016 riflette il contesto economico generale che ha visto il Pil rallentare tra il 2012 e il 2016. La caduta è stata frenata dalla diminuzione dei prezzi delle materie prime. La crescita dovrebbe oscillare nella banda 2-2,5% nel 2018.
Disaggregando il dato a livello nazionale emerge uno scenario marcatamente eterogeneo: da un lato, Guatemala (12,6%), Repubblica Dominicana (13,7%) e Venezuela (14,4%) e, all’estremo opposto, Cuba (41,7%), Barbados e Brasile (entrambi 32,2%).
I modesti livelli delle entrate fiscali sul Pil riflettono anche una bassa capacità redistributiva dell’imposta sul reddito, il cui impatto sulla disuguaglianza resta lieve. Ciò riflette in parte un modello fiscale basato su entrate limitate e aliquote modeste per le alte fasce di reddito, associate ad un’alta evasione. Uno dei mali oscuri dell’America latina.