Boris Johnson prepara una piccola, e soprattutto inaspettata da parte di un conservatore, rivoluzione fiscale. Il progetto prevede l’aumento di oltre un punto percentuale dei contributi sul lavoro per finanziare l’Nhs, il sistema sanitario nazionale le cui casse languono, e l’assistenza sociale, ma anche un ritocco al sistema previdenziale (anche questo in difficoltà).
Ma non sarà facile per il premier britannico far approvare la sua idea, fortemente osteggiato dal partito conservatore, i Tories, storicamente contrari a qualunque incremento della tassazione. Dowing Street si accinge inoltre a erogare un finanziamento extra (pari 5,5 miliardi di sterline secondo The Guardian) a favore dell’Nhs.
Molti critici ritengono che l’aumento della contribuzione andrebbe a gravare soprattutto sui lavoratori più giovani e meno pagati. Altri invocano il sistema scozzese, che prevede il finanziamento della sanità principalmente pagata dallo Stato.