“Siamo chiari: quello che sta succedendo va trattato come un’emergenza, altrimenti non ne usciamo”. Il direttore del Consorzio Prosciutto di Parma, Stefano Fanti, lo dice senza mezzi termini a Repubblica: “La preoccupazione c’è, la paura per la peste suina qui è forte”.
I casi sono già 150, aumentando il rischio di contagio per i maiali. La soluzione – secondo allevatori e produttori – è ridurre “il numero degli ungulati (che potrebbero trasmettere l’infezione ai suini, ndr) per salvare gli allevamenti”. Dove, tuttavia, non c’è stato nessun caso registrato di infezione. Per ora.
E come attuare questo intervento urgente? “Chiedendo aiuto all’Esercito”, rispondono.