Sale ancora in Italia la curva dei contagi: 11.705 nuovi casi nelle ultime 24h. E aumentano i decessi (69). L’incremento nonostante la diminuzione dei tamponi (146.837). Questi i numeri sempre più preoccupanti.
Poi c’è la politica. E qui l’analisi di Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, è senza sconti. “Le misure (locali e nazionali, ndr) sono troppo blande rispetto alla velocità di ascesa della curva del contagio, oltre che tardive perché i numeri odierni riflettono comportamenti di 2-3 settimane fa – spiega -. Peraltro, gli effetti di tali misure saranno difficilmente misurabili perché neutralizzati sia dall’incremento esponenziale dei contagi, sia dall’ulteriore sovraccarico dei servizi sanitari dovuto alla stagione influenzale”.
“Più in generale le misure restrittive non possono inseguire i numeri del giorno – spiega Cartabellotta - ma devono essere commisurate alla proiezione della curva dei contagi a 3-4 settimane. Altrimenti, i tempi della politica e della burocrazia, mettono il turbo ad un virus già velocissimo”. “Purtroppo - sottolinea il presidente della fondazione - il trend da lineare è diventato esponenziale. Siamo in una fase di circolazione del virus molto sostenuta, documentata dall’impennata del rapporto tra positivi e casi testati: la media nazionale negli ultimi 7 giorni è dell’8% con punte del 22,8% in Valle d’Aosta e del 18,8% in Liguria”.