Sono 3 milioni gli italiani che, fra marzo e dicembre 2020, a causa di difficoltà economiche sopraggiunte per la pandemia e il lockdown hanno dovuto rinunciare a cure mediche, visite specialistiche o operazioni. Emerge dall’indagine condotta per Facile.it su un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta.
E se, da un lato, molti hanno rinunciato a curarsi, dall’altro ci sono circa 2,2 milioni di pazienti che invece hanno dovuto chiedere un prestito ad amici, familiari o istituti finanziarii per poter accedere alla sanità privata. Chi si è rivolto a strutture private ha speso, in media 292 euro per ciascuna visita. Inoltre, 32,8 milioni di italiani si sono visti rimandare, se non addirittura annullare, visite, esami o operazioni in programma nel 2020.
Gran parte della popolazione adulta ha poi dovuto fare i conti con disservizi che, dati alla mano, hanno riguardato praticamente tutte le specialità. Ma se il triste primato spetta a gastroenterologia e urologia, anche gravi patologie non sono state esenti da questo fenomeno e, ad esempio, hanno subito ritardi o annullamenti il 61,1% dei pazienti cardiologici e il 47,2% di quelli oncologici.