Il premio Nobel per l'Economia Robert Mundell, 88 anni, è morto “nella sua amata Italia”. Così lo ricorda e insieme ne rende nota la scomparsa Brian Domitrovic su Forbes. L’economista canadese aveva scelto l'Italia alla fine degli anni ‘70, le colline senesi come suo rifugio.
Mundell era “un’impossibile amalgama di genio teorico, lucidità algebrica e soprattutto geometrica, sensibilità culturale e influenza pratica incommensurabile - scrive Domitrovic che lo definisce lo Zeus dell’economia -. Nel 1999 il riconoscimento per 'le sue analisi della politica monetaria e fiscale nell'ambito di diversi regimi di tasso di cambio e la sua analisi delle zone ottimali di cambio.”
Il suo pensiero ha dato un contributo fondamentale alla nascita dell’Euro ma la sua tesi pratica era che le condizioni ottimali per una fusione delle valute in Europa non esistevano. In quelle discussioni dunque veniva annoverato tra gli ‘euroscettici’.
Docente di economia alla Columbia University di New York, Mundell ha iniziato i suoi studi al Massachusetts Institute of Tecnology, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1956, per poi passare alla London School of Economics.
Oltre alla carriera accademica, nel 1961 Mundell è entrato nello staff del Fondo Monetario Internazionale. Nella sua carriera, il nuovo premio Nobel ha lavorato anche per le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, la Commissione Europea, la Federal Reserve, il dipartimento al Tesoro Usa, il governo canadese e molti altri Stati europei e sudamericani.
Autore di numerosi testi sulle teorie economiche internazionali, Mundell ha preparato uno dei primi studi per la moneta unica europea ed è tuttora considerato il padre della teoria delle aree monetarie ottimali.