“Il primo invito a cena? Me lo ricordo nei minimi dettagli, anche perché ero talmente emozionata che non riuscii a mangiare niente. Era l’estate del 1998. David mi portò in una trattoria a Volpaia, nel cuore del Chianti. Lo conoscevo da tempo: la nostra storia non decollò subito. Lui era molto riservato e non esternava i sentimenti, io venivo da una separazione e con una bimba, Carolina. Poi ci innamorammo, una simbiosi completa.” Antonella Tognazzi era la moglie di David Rossi, il capo della comunicazione di Mps che la sera del 6 marzo 2013 precipitò dal terzo piano di Rocca Salimbeni, a Siena, sede della banca, dove aveva il suo ufficio.
Un caso che al termine di due inchieste, e migliaia di pagine tra documenti e testimonianze, è stato archiviato come suicidio. Ma nel corso degli anni, a più riprese, sono emersi nuovi elementi e ricostruzioni che oggi, dopo le testimonianze rese davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta, hanno riacceso i riflettori sulla tragedia di Rossi, con la moglie Antonella e la figlia acquisita Carolina Orlandi che chiedono giustizia, convinte che qualcuno, da quella finestra, David lo abbia spinto, volendolo morto.
Il colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco, in Commissione parlamentare, ha rivelato particolari di quella notte, che, se veri, sarebbero clamorosi. “Questa persona sa tutte queste cose e le racconta dopo quasi nove anni? – commenta -. Ha di fatto rivelato che l’ufficio di David, scena di un possibile crimine, sarebbe stato inquinato dai pm, maneggiando varie cose prima dell’intervento della Scientifica.”
“E uno di loro, Nastasi, avrebbe addirittura risposto al telefono di mio marito, su cui stava chiamando l’onorevole Daniela Santanché – aggiunge Tognazzi -. Perché Aglieco avrebbe dovuto dire queste cose? Era evidente che si stesse tirando addosso un problema.” Però ci sono i verbali della Tim che classificano la telefonata di Santanché come “senza risposta...”. In realtà – replica – “risultano 38 secondi di risposta. I carabinieri del Ros sono stati incaricati dalla Commissione di fare una perizia anche su questo.”
C’è anche il fronte (elemento non nuovo) di ipotetici festini con sesso e droga: “Temo che David custodisse informazioni molto sensibili, specie per il ruolo nevralgico che ricopriva in una città come Siena”. È l’amara conclusione della vedova del dirigente Mps.