Ve lo immaginate il barese Checco Zalone sul palco del Teatro Ariston di Sanremo estrarre da una valigetta un mucchio di flaconi di Amuchina, test per la glicemia della Abbott, medicinali della Aleph, cateteri della B. Braun e gel della Bionatec?
Il “re del botteghino”, che con i suoi film ha fatto incassare oltre 221 milioni di euro e venduto 33,5 milioni di biglietti sbaragliando perfino kolossal hollywoodiani come Titanic, non lo ha mai raccontato ma il suo lavoro sarebbe stato esattamente questo, un agente farmaceutico e sanitario.
Rimanendo in campo artistico, anche per i Måneskin gli affari volano con Fabrizio Ferraguzzo (il loro manager discografico), 4 startup e i ‘patrioti’ americani.
Dietro il successo della band ospite della prima serata del Festival di Sanremo ci sono 7 mesi di novità: dalle società del mentore al ruolo di Ron Laffitte, un “dream team” italoamericano che guida il fenomeno mondiale della musica rock, pronto a godersi le ovazioni e a contabilizzare i profitti.