Dall’8 febbraio alla Camera dei Deputati parte la terza lettura della legge sulla agricoltura biologica che contiene una parte sul biodinamico fortemente contestata dalla comunità scientifica.
Dall’Accademia dei Lincei al Premio Nobel Parisi e alla senatrice a vita Cattaneo si stigmatizza come l’equiparazione di una disciplina esoterica, basata su omeopatia ed astrologia, apra la strada a finanziamenti e pseudo ricerche che metteranno in discussione il metodo scientifico.
Molto critico Piero Angela, il padre del giornalismo scientifico in Italia, per il quale “l’agricoltura biodinamica è una superstizione”.
Cosa è l’agricoltura biodinamica?
Si tratta di un insieme di pratiche pseudoscientifiche basate sulla visione spirituale antroposofica del mondo elaborata dal teosofo ed esoterista Rudolf Steiner, da attuarsi durante la produzione agricola, in particolare di prodotti alimentari.
Lo scopo di chi abbraccia questo sistema di credenze vorrebbe essere il raggiungimento di una agricoltura più in equilibrio con l’ecosistema terrestre. La cosiddetta agricoltura biodinamica incorpora anche alcuni dettami dell’omeopatia e alcune tecniche dell’agricoltura biologica e, con un approccio definito olistico, considera come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso.
In ragione di questi elementi e di altri ancora (come ad esempio l’importanza attribuita a presunte forze cosmiche o il concetto di energia vitale), ma soprattutto in ragione della mancanza di un qualsiasi rapporto di causa ed effetto che spieghi i suoi dettami, la biodinamica è considerata una pseudoscienza. Gli studi scientifici effettuati non hanno rilevato incrementi di qualità fra i prodotti biodinamici e quelli coltivati con i consueti metodi biologici.