Il prezzo della vaniglia è aumentato vertiginosamente negli ultimi due anni, triplicandosi. Attualmente costa più dell'argento.
La stragrande maggioranza della vaniglia - oltre il 75% - è coltivata nell'isola tropicale del Madagascar, al largo della costa sud-orientale del continente africano. La rapida escalation dei prezzi è stata, in parte, causata da un ciclone che nel mese di marzo ha danneggiato buona parte delle piantagioni.
Altri grandi produttori sono Papua Nuova Guinea, India e Uganda. Ma ovunque è difficile da coltivare e richiede una trasformazione complessa – viene estratta dal delicato fiore dell'orchidea di vaniglia. Per questo si è guadagnata i galloni della seconda spezia più costosa al mondo, preceduta soltanto dallo zafferano.
L’incremento del prezzo non è un problema soltanto per gli appassionati di gelato: la vaniglia è utilizzata in molti altri ambiti, come gli alcolici e la cosmetica.
Uno dei rischi maggiori è che le imprese, pur di limitare l’impatto della crescita dei prezzi, siano tentate da un’alternativa più economica ma poco allettante: l’aroma sintetico, detto vanillina. Il problema è che viene estratto dal legno e, talvolta, dal petrolio.