Fino a 2000 minuscoli frammenti per settimana, che corrispondono a circa 5 grammi, l'equivalente in peso di una carta di credito. È la plastica che ingeriamo mediamente.
I dati sono emersi nello studio “No Plastic in Nature: Assessing Plastic Ingestion from Nature to People" condotto dall'Università di Newcastle a nord di Sydney e commissionata dal Wwf e che combina dati di oltre 50 precedenti ricerche. I risultati segnano un importante passo avanti nel comprendere l'impatto dell'inquinamento da plastica sugli esseri umani.
La maggior parte delle particelle rilevate sono sotto i 5 millimetri e vengono assunte con l'acqua che si beve sia dalla bottiglia che dal rubinetto. Ma il problema non è soltanto l'acqua. Le microplastiche sono presenti in quantità particolarmente elevate anche nei frutti di mare, birra e sale.