L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha corretto la sua valutazione sulla situazione relativa al coronavirus cinese, elevandolo ad ‘alto’ da ‘moderato’.
Intanto il panico sta provocando le prime conseguenze economiche. Le azioni Usa sono crollate dopo una svendita dei mercati in Europa e Giappone, in seguito all’annuncio di Pechino di un brusco aumento del numero di contagiati.
Tutti i principali indici statunitensi hanno rinunciato a una parte significativa dei loro guadagni e i rendimenti delle obbligazioni sono scesi. Gli investitori hanno preferito puntare su partecipazioni più sicure. S&P500, Dow Jones, Nasdaq, Russell 2000 (quest'ultimo riferito alle società più piccole) sono finiti tutti in territorio negativo.
E si consideri che la Cina - la seconda economia del mondo - rappresenta il 6% di tutti i ricavi delle società dell’S&P500 nell’ultimo anno.