La Cina vuole giovani più atletici e un po’ meno studiosi

Una nuova legge raccomanda di ridurre i carichi di lavoro e chiede a genitori di non fare studiare troppo i figli

Pechino vuole giovani più atletici e un po’ meno studiosi

Meno compiti e Internet per i minori, più attività ricreative ed esercizio fisico: Pechino vara una nuova legge sulla “promozione dell’educazione familiare” per allentare la competitività scolastica portata all’esasperazione negli ultimi anni e le ingenti spese per la formazione.

Il parlamento cinese ha approvato una normativa che sollecita tra l’altro i genitori a diminuire i pesanti carichi di studio imposti finora ai figli e ad impegnarsi per evitare che, allo stesso tempo, diventino dipendenti dal web.

Nell’attuale sistema ultra competitivo cinese già l’ingresso in un asilo di ottimo livello rappresenta il trampolino di lancio per elementari di prestigio e così via: i primi anni di studio sono ritenuti fondamentali dalle famiglie cinesi e la preparazione può costare 4-5.000 dollari già sotto i 6 anni.

La nuova legge vieta ai genitori di imporre un eccessivo carico didattico ai figli, chiarendo la necessità di organizzare in modo appropriato il tempo da dedicare allo studio e quello invece per il riposo, le attività ricreative e l’esercizio fisico.

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