Il premier britannico Boris Johnson è stato dimesso dal St. Thomas Hospital di Londra dove era ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Lo ha annunciato Downing Street. Ora dovrà osservare un periodo di recupero dal contagio del coronavirus e non tornerà immediatamente al lavoro.
Ma ha già scritto un tweet. “È difficile trovare le parole per esprimere il mio debito con il sistema sanitario nazionale per avermi salvato la vita. L’impegno di milioni di persone in questo Paese per restare a casa, vale la pena. Insieme supereremo questa sfida, poiché abbiamo superato tante sfide in passato. #StayHomeSaveLives”.
Secondo i media britannici, a un certo punto le sue condizioni erano peggiorate al punto da far temere che non ce la facesse. D’altronde, le statistiche indicano che il 50% dei pazienti in terapia intensiva per il Covid non riescono a riprendersi e muoiono in ospedale.
Intanto sull’operato del governo, guidato a interim dal ministro degli Esteri Raab in assenza di Boris Johnson, continuano le polemiche. E la previsione è che il lockdown durerà ancora varie settimane.