All’indomani della presentazione del nuovo piano anti-Covid con tre livelli di allerta, il governo britannico è accusato di aver ignorato il parere degli esperti, che già il 21 settembre scorso avevano consigliato una serie di misure più dure “da introdurre immediatamente” per cercare di contenere la trasmissione del virus in piena ripresa.
Tra queste, la chiusura di bar, ristoranti, caffè, palestre e parrucchieri, insieme al divieto di vedere amici a casa; inoltre si suggeriva di riprendere le lezioni online. Ma Johnson esortò semplicemente a lavorare in smartworking.
Escluso al momento dal governo britannico un secondo lockdown nazionale, i laburisti mettono in dubbio la credibilità del piano varato da Johnson e subito bocciato dal capo dei medici d'Inghilterra, Chris Whitty. “Non sono fiducioso sul fatto che le restrizioni annunciate siano sufficienti in caso di massima allerta”, ha commentato.
Con gli oltre 43 mila decessi per Covid, il Regno Unito è il Paese in condizioni peggiori in Europa e la pandemia continua a correre.