Dopo più di 30 anni trascorsi nel braccio della morte del carcere del North Carolina, nel 2014, un uomo fu riconosciuto innocente e scarcerato insieme al fratellastro. Entrambi furono in precedenza condannati all’ergastolo.
Henry McCollum, 50 anni, e Leo Brown, 46, lasciarono così il penitenziario grazie alla prova del Dna che li scagionò dall’accusa di avere violentato e ucciso Sabrina Buie, una bambina di 11 anni trovata morta nel 1983 in un campo vicino la loro casa.
McCollum e Brown, che all’epoca dei fatti avevano 19 e 15 anni, erano stati accusati senza alcuna prova, ma solo sulla base di una confessione estorta con un interrogatorio cui furono sottoposti la sera del 28 settembre 1983 in assenza del loro avvocato.
Stremato dall’interrogatorio, McCollum finì per confessare di aver commesso l’omicidio con la complicità di altre tre persone, tra cui il fratellastro più piccolo. Una confessione con la quale i due adolescenti, entrambi disabili mentali, speravano di porre fine a un incubo ritornando a casa.
Ora, a distanza di 7 anni dalla loro uscita dal carcere, hanno ricevuto 31 milioni di dollari di risarcimento ciascuno. A questa cifra vanno aggiunti altri 13 mln (75 mln complessivi). Si tratta della somma più cospicua mai concessa negli Stati Uniti per ingiusta detenzione.