"Le fughe all'indietro come la Brexit non portano maggior benessere, ma confusione e incertezze: nessuno può vincere da solo in un mondo globalizzato", ha detto il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, all'assemblea annuale.
"Il debito pubblico italiano, sempre crescente dalla fine degli anni Sessanta, è la principale palla al piede dello sviluppo e dell'occupazione e il suo continuo incremento è la principale causa dello spread che impoverisce gli italiani", ha spiegato Patuelli. "Non ci rassegniamo ad una economia italiana che cresce troppo poco, quando cresce, mentre aumenta sempre il debito pubblico né a uno spread elevato che appesantisce i fattori produttivi", ha aggiunto il presidente Abi.
Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco registra "la discesa dello spread al di sotto dei 200 punti base con la decisione della Commissione europea di non raccomandare l'avvio di una procedura per disavanzo eccessivo, ma per consolidare questi risultati e ridurre ulteriormente il costo del debito pubblico”.
Poi l'atteso intervento del ministro dell'Economia. "Un anno fa ero qui a descrivere uno scenario significativamente diverso dall'attuale, e sono sfumati, di fronte alla realtà dei fatti e delle azioni, i dubbi immotivatamente diffusi sulle coerenze politiche del nuovo governo con il quadro delle regole europee", ha detto Tria.