L’emergenza climatica è un rischio sempre più riconosciuto anche per i mercati finanziari e la crisi scatenata dal Coronovirus ne aggrava i rischi. L’allarme arriva dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC), l’Authority statunitense di regolamentazione dei derivati e degli strumenti finanziari complessi, nel primo rapporto di un’istituzione federale che esamina i rischi del riscaldamento globale per la stabilità finanziaria.
Secondo il rapporto la pandemia è rilevante perché la sua eredità sarà probabilmente un prolungato deterioramento fiscale, bilanci aziendali stressati e ricchezza delle famiglie impoverita.
“In questo contesto di accresciuta fragilità finanziaria - si legge nel rapporto - la gestione dei rischi legati al clima diventa ancora più importante e urgente”.
Il rapporto spiega che l’impatto del cambiamento climatico sta già influenzando gli Stati Uniti . A seconda dell’evoluzione della politica, della tecnologia e delle preferenze dei consumatori, il passaggio alle emissioni nette zero può avere un impatto anche su molti segmenti dell’economia.
I rischi fisici e di transizione potrebbero dar luogo a shock finanziari sistemici e sub-sistemici, causando potenzialmente interruzioni senza precedenti nel corretto funzionamento dei mercati e delle istituzioni finanziarie. Gli shock sub-sistemici a particolari settori o regioni potrebbero ridurre l'accesso ai servizi finanziari da parte delle comunità emarginate e delle persone già svantaggiate dal sistema finanziario.
Gli impatti climatici possono anche amplificare o esacerbare le vulnerabilità esistenti non legate al clima nel sistema finanziario, con conseguenze potenzialmente gravi per la stabilità del mercato.