I timori per la variante sudafricana che – a causa delle sue 32 mutazioni e dell’alta contagiosità - potrebbe rendere di colpo meno efficaci gli attuali vaccini anti-Covid (con Pfizer e BioNTech che prevedono un verdetto entro due settimane) ha spinto le Borse europee e Wall Street in profondo rosso. Il mercato statunitense, aperto per metà seduta all’indomani della Festa del Ringraziamento, ha perso terreno, soprattutto con l’indice Dow Jones, sceso di oltre il 2%.
Lo stop da parte di molti Paesi europei (e non solo) ai voli provenienti da sette paesi africani, le nuove restrizioni in Cina e l’Oms in fibrillazione hanno creato un quadro di allarme sui mercati finanziari, con i principali listini che cedono tutti oltre il 3%. A scendere sono i titoli ciclici o legati alla mobilità, come viaggi, auto, banche e materie prime, mentre si salvano i farmaceutici.
In una seduta da incubo, tra gli indici peggiori nel Vecchio Continente c’è il Ftse Mib (-4,6%). Le vendite hanno tuttavia colpito senza eccezioni anche il Cac 40 a Parigi e il Dax 40 a Francoforte, mentre le Borse asiatiche hanno chiuso tutte con passivi superiori al 2%, da Hong Kong a Tokyo.
Inoltre i timori, che la variante del Covid imponga ulteriori lockdown e una nuova frenata nella domanda globale di energia, fanno crollare il petrolio a poco sopra i 70 dollari al barile.