Il Lunedì nero per le Borse europee

La Federal Reserve potrebbe cambiare strategia sulla politica monetaria

Il Lunedì nero per le Borse europee

Il collasso di Silicon Valley Bank e di Signature Bank e la tensione su altri istituti bancari regionali statunitensi finiti nel mirino della speculazione e delle vendite ha innescato una forte caduta delle Borse europee con Milano arrivata a perdere il 4% e il FTSE MIB (-4,02%) ai minimi da quasi 2 mesi. Anche gli altri indici europei hanno chiuso in forte discesa. Nel complesso le borse europee hanno ‘bruciato’ 291 miliardi.

Sebbene Paolo Gentiloni, il commissario europeo all’Economia, abbia spiegato che per l’Europa non c’è un rischio contagio e nonostante le parole rassicuranti di Joe Biden (il sistema bancario è “sicuro; “nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti”; “i soldi saranno garantiti dai fondi assicurativi”), i mercati restano agitati.

Nel frattempo, la Federal Reserve, la banca centrale statunitense, ha messo a disposizione una nuova finestra di liquidità per aiutare le banche a rispondere alle richieste dei clienti in caso di fuga. Il che sembra non escludere che possano esserci altri crack e apre un nuovo scenario sulla politica monetaria: in pratica, la Fed potrebbe rivedere le proprie scelte e decidere di tagliare i tassi di interesse già quest’anno. Decisioni più prudenti potrebbero giungere anche dalla Bce, che a breve dovrà decidere se confermare il rialzo dello 0,50% preannunciato nelle scorse settimane.

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