Quando il banchiere centrale aumenta i tassi di interesse la sua priorità è compensare i creditori delle perdite subite a causa dell’inflazione.
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“L’evidenza scientifica mostra che in generale i banchieri centrali non sono in grado di governare l’inflazione. Quando il banchiere centrale aumenta i tassi di interesse la sua priorità è un’altra: compensare i creditori delle perdite subite a causa dell’inflazione. È una specie di ‘scala mobile’ per i capitalisti: loro ce l’hanno, i lavoratori no. Ma i meccanismi per contenere l’inflazione sono altri. A partire dalla questione della guerra. Finché c’è la guerra, le tendenze al rialzo dei costi e dei prezzi perdurano”. È l’opinione ‘alternativa’ dell’economista Emiliano Brancaccio, in una fase nella quale alcune banche centrali, fra le quali la Bce, stanno operando come se l’inflazione fosse generata da un eccesso di domanda, mentre la situazione attuale è caratterizzata (principalmente) dalla scarsità dell’offerta.