Lui che ha lottato per mesi contro la sua Banca centrale, la Federal Reserve, implorando il governatore da lui stesso nominato Jerome Powell di abbassare i tassi di interesse, non poteva prevedere l’ultima uscita di Mario Draghi. Donald Trump è rimasto spiazzato.
Il presidente della Bce ha chiaramente detto di esser pronto a prendere tutte le misure necessarie, a cominciare dalla riduzione dei tassi al ripristino del quantitative easing. Più che abbastanza per far scendere lo spread e alzare a dismisura l’ira del presidente Usa, che accusa Draghi di svalutare l'euro sul dollaro con il sue parole.
Accuse respinte al mittente: "Abbiamo un mandato che è quello della stabilità dei prezzi e siamo determinati a usare tutti gli strumenti a nostra disposizione per rispettare il nostro mandato. I tassi di cambio non sono un nostro target", ha detto Draghi.