La Bce striglia le banche italiane

Il bollettino della Banca centrale: “La crisi da Covid è stato un triplice shock per l’economia. Forte recupero ma l’attività resta sotto i livelli pre-Covid"

La Bce striglia le banche italiane

In Italia nell’erogazione di prestiti garantiti alle imprese, per far fronte all’emergenza economica innescata dalla pandemia, si sono registrati “alcuni ritardi dal lato dell’offerta connessi alla valutazione del rischio necessaria per i prestiti di importo elevato. Tale situazione si è gradualmente risolta. A luglio e agosto l’erogazione mensile di queste tipologie di prestiti è stata più elevata in Italia che negli altri paesi”. Lo mette in evidenza la Bce nel suo bollettino mensile.

In particolare - secondo le stime di Francoforte - “nel terzo trimestre si prevede una ripresa del Pil nell’Eurozona dell’8,4%. La crisi legata al Covid ha rappresentato un triplice shock per l’economia mondiale A differenza delle crisi passate, questa crisi ha colpito in modo particolarmente grave i consumi privati nel primo semestre del 2020”.

I dati indicano – si legge nel Bollettino - “un forte, anche se non completo, recupero dell’economia, sostanzialmente in linea con quanto ci si attendeva, benché il livello dell'attività rimanga ben al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia di coronavirus”.

Per cui – conclude la Bce - “permane la necessità di un ampio grado di stimolo monetario per sostenere la ripresa economica”.

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