La Banca centrale turca ha aumentato il tasso di riferimento per il quarto mese consecutivo, ora fissato al 30 per cento, con un aumento di 5 punti, il più alto dal 2003.
Nei mesi di luglio e agosto i valori dell’inflazione sono stati superiori alle aspettative. Poiché il forte andamento della domanda interna e la vischiosità del livello dei prezzi al consumo dei servizi persistono, l’aumento dei prezzi del petrolio e il continuo deterioramento delle aspettative di inflazione pongono ulteriori rischi al rialzo per l’inflazione.
Di fronte a un’inflazione in piena ripresa, prossima al 60 per cento su base annua, la Banca ha deciso di “proseguire il processo di stretta monetaria per consentire la disinflazione il più rapidamente possibile”, viene spiegato in un comunicato stampa.
Il tasso ufficiale – si aggiunge nella nota – “sarà determinato in modo da creare le condizioni monetarie e finanziarie necessarie per garantire un calo della tendenza di fondo dell’inflazione e per raggiungere l’obiettivo di un’inflazione al 5 per cento nel medio termine. La stretta monetaria sarà ulteriormente rafforzata nella misura necessaria, in modo tempestivo e graduale, finché non si otterrà un significativo miglioramento delle prospettive di inflazione”.