L’inflazione su base annua in Turchia ha toccato l’85,51% (il dato più alto da 24 anni) nel mese di ottobre segnando una crescita del 3,54% dal mese di settembre. Secondo i dati dell’Istituto di statistica nazionale (Tuik), i prezzi sono cresciuti maggiormente nel settore dei trasporti (117%), di alimenti e bevande non alcoliche (99%), immobiliare (85%) e di ristoranti e hotel (82%).
Durante l’estate, era stata registrata una temporanea stabilizzazione dell’inflazione ma i dati pubblicati il 3 novembre confermano il diffuso aumento dei prezzi già rilevato il mese scorso, in linea con la tendenza avviata un anno fa, parallelamente alla svalutazione della lira turca (che nel 2021 ha perso il 44% del suo valore e il 29% quest’anno) in seguito a regolari tagli al proprio tasso di interesse di riferimento decisi dalla Banca centrale in linea con la visione economica del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Nell’ultima riunione sulla politica monetaria, avvenuta ad ottobre, l’Istituto bancario ha deciso di tagliare nuovamente i tassi che ora sono al 10,5%.