Cuba avrà un tasso di inflazione di oltre il 70% entro la fine del 2021. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Economia Alejandro Gil. L’economia dell’isola si è ridotta del 10,9% nel 2020 quando la pandemia di coronavirus ha devastato il settore turistico del paese. Una situazione aggravata dalle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti durante la presidenza di Donald Trump. Per tamponare la situazione il governo cubano ha adottato nuove misure nel corso del 2021: in particolare, la concessione di una maggiore autonomia alle imprese statali e la legalizzazione delle piccole e medie imprese private.
Ma, secondo alcuni economisti indipendenti, il tasso reale di inflazione oscilla tra il 100% e il 500%. Pavel Vidal, un ex funzionario della banca centrale di Cuba, ha detto a Reuters che l’impennata dei prezzi al consumo è osservabile soprattutto in ambiti che non sono adeguatamente contabilizzati dalle statistiche del governo. A ciò si aggiunga che i dati forniti dall’esecutivo non sono controllati da organizzazioni internazionali. Cuba infatti non fa parte della Banca Mondiale o del Fondo Monetario Internazionale.
Il dollaro Usa è intanto salito sul mercato nero di Cuba a circa 75 pesos, ben oltre il tasso di cambio ufficiale di 24 pesos (stabilito dopo l’abolizione del sistema a doppia valuta). Fino al 2020, infatti, il paese caraibico aveva una doppia economia con due valute ufficiali: i pesos cubanos e i pesos cubanos convertibili.