Il nuovo governatore della Banca popolare cinese, Yi Gang, si trova di fronte ad una montagna da scalare. Innanzitutto dovrà rafforzare ulteriormente la Banca centrale, alla quale sono stati assegnati recentemente compiti supplementari in materia di legislazione e regolamentazione finanziaria.
Altro nodo è il debito pubblico, che è quasi raddoppiato tra il 2008 e la metà del 2017, fino al 256% del Pil, mentre l'economia è passata da una crescita a due cifre a un più ristretto 6%.
Yi Gang dovrà tenere sotto controllo anche i tassi di interesse e cercare di portare i tassi di cambio vicino ai livelli del mercato internazionale, aprirsi ai mercati finanziari in modo graduale e spingere per un maggior utilizzo della valuta cinese nel mercato globale.
Un sistema finanziario più aperto in Cina è certamente una buona notizia anche per l'economia mondiale, visto che le banche centrali devono collaborare per far fronte alle divergenze politiche sempre più profonde tra economie avanzate ed emergenti.