Il franco Cfa scompare in Africa occidentale. A partire dal prossimo luglio, la divisa simbolo del vecchio potere francese nel continente lascerà il posto a una nuova moneta unica che si chiamerà Eco. Lo ha annunciato Alassane Ouattara, presidente della Costa d’Avorio, in una conferenza stampa al fianco di Emmanuel Macron. A Parigi, l'Eliseo ha fatto sapere che lo stop al franco Cfa metterà fine “a tutte le illazioni su questa moneta”.
In base all’accordo, la nuova valuta rimane ancorata all’euro. Viene però eliminato l’obbligo per i paesi africani di depositare il 50% delle riserve nel Tesoro francese e quello di avere un rappresentante francese nel consiglio di amministrazione dell’Unione monetaria.
Il futuro della moneta è stato a lungo dibattuto: i suoi detrattori hanno sottolineato i suoi legami con la rete di influenze che Parigi conserva nelle sue ex colonie. Al contrario, i suoi sostenitori ritengono che la moneta, vecchia di 74 anni, abbia portato stabilità monetaria nei Paesi che la utilizzano.
Il Cfa è utilizzato in 14 paesi africani con un totale di 150 milioni di abitanti e 235 miliardi di dollari di prodotto interno lordo. I cambiamenti riguarderanno i Paesi dell'Africa occidentale (Uemoa) che usano il franco Cfa, cioè Benin, Burkina Faso, Guinea Bissau, Costa d'Avorio, Mali, Niger, Senegal e Togo.
Non cambia nulla, al momento, per Camerun, Ciad, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo, che fanno parte del Cemac.