La Banca d'Inghilterra ha lasciato intendere che probabilmente aumenterà i tassi, per la seconda volta dalla crisi finanziaria, nella sua prossima riunione di agosto, dopo che il suo principale economista si è unito inaspettatamente alla minoranza che chiede un rialzo.
La Banca centrale ha anche stabilito nuove linee guida su quando potrebbe iniziare a vendere i 435 miliardi di sterline detenute in titoli di stato britannici: il momento giusto sarebbe quando i tassi avranno raggiunto circa l'1,5%. Nel frattempo i rendimenti dei titoli a breve scadenza sono saliti alle stelle e la sterlina ha registrato un rialzo di oltre mezzo centesimo contro il dollaro statunitense sulla prospettiva di una politica monetaria più restrittiva.
Eppure, il mese scorso la Bank of England aveva sostenuto di voler attendere segnali di crescita più forti prima di alzare i tassi, in contrasto con gli Stati Uniti dove la Federal reserve li ha aumentati due volte quest'anno, ma entro la fine dell’anno i rialzi saranno quattro.
Nel comitato di politica monetaria della Banca 6 membri su 9 hanno votato per mantenere i tassi allo 0,5% - dove sono stati per la maggior parte dell'ultimo decennio - in contrasto con le aspettative di un 7 a 2. Un po' a sorpresa, il capo economista Andy Haldane si è, infatti, unito a Michael Saunders e Ian McCafferty chiedendo un incremento dei tassi allo 0,75%. Il timore è che i recenti accordi salariali e la domanda di lavoro possano far salire i salari più velocemente del previsto. Ciò apre la porta ad un aumento nel mese di agosto.
Il contesto macroeconomico non è dei più semplici. L'inflazione sta scendendo, dopo il picco degli ultimi cinque anni pari al 3,1% raggiunto a novembre, mentre la crescita nei primi tre mesi dell'anno è stata la più bassa dal 2012. Ma con la disoccupazione al minimo dal 1975, la Banca d’Inghilterra ritiene che l'economia stia funzionando a pieno regime e che, quindi, il percorso a medio termine non può che essere rivolto ad un aumento dei tassi. Servirà a risollevare la stagnante economia britannica?