Andrew Bailey è il nuovo capo della Banca d’Inghilterra. E sarà colui che dovrà traghettare la sterlina fuori dall’Europa. Il successore di Mark Carney, già numero uno della Financial conduct authority (Fca), la Consob d’oltremanica, avrà il compito di supportare la divisa britannica nella fase più drammatica della sua storia dopo la crisi del 1992, quando Londra uscì dal Sistema monetario europeo (Sme). Il sessantenne di Leicester pare avere le credenziali per continuare con profitto il lavoro di Carney.
Bailey, esperto di regolamentazione, sa che la Brexit ci sarà e la Boe dovrà fare di tutto per sostenere la sterlina. Perché se è vero che un deprezzamento della stessa è già stato scontato dagli investitori lungo questi anni di negoziazione tra Londra e Bruxelles, è altrettanto vero che la Boe dovrà mettere in campo tutte le sue armi per evitare il collasso dell’economia britannica.
Così, dal 16 marzo e fino al 2028, Bailey prenderà il posto del canadese Carney. A lungo considerato, insieme a Mario Draghi e Stanley Fischer, uno dei migliori banchieri centrali del mondo, Carney ha agito con lungimiranza nel periodo più nero di Londra, sostenendo la sterlina. Tramite una politica monetaria accomodante, ha contribuito a evitare il completo collasso economico del Paese.
Tutto lascia pensare che Bailey proseguirà sulla stessa linea, ovvero politiche accomodanti.