Secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra in Italia a ottobre un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (bisogna risalire al 1984 per un dato così alto).
La forte accelerazione si deve soprattutto – spiega l’Istat - ai prezzi dei beni energetici (da +44,5% di settembre a +73,2%) e, in misura minore, a quelli dei beni alimentari (da +11,4% a +13,1%).
Anche nella prima economia europea l’inflazione continua a lievitare: ad ottobre si è rafforzata al di sopra della soglia del 10%. Secondo la stima preliminare pubblicata da Destatis (l’Istat tedesco), i prezzi al consumo sono saliti dello 0,9% su mese e dello 10,4% su base annua.
Si tratta di una crescita record dall’autunno del 1951 per la Germania ovest e del valore più alto dalla riunificazione. Ancora una volta la causa sono stati soprattutto gli aumenti dei prezzi dell’energia, che sono aumentati del 43% rispetto all’anno precedente. Anche i prezzi dei generi alimentari sono aumentati di oltre il 20% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Ma l’inflazione cresce anche in Francia dove segna il record (6,2% su base annuale). Ma resta ben al di sotto delle percentuali registrate in Italia e Germania.