
Tassi fermi. Alle pressioni di Donald Trump, che chiede tassi più bassi e dice di essere più esperto dei banchieri centrali in materia di costo del credito, la Fed ha quindi lasciato il target dei Fed funds tra il 4,25% e il 4,50%, come a dicembre.
La decisione era ampiamente attesa dagli analisti: a dicembre, i governatori avevano indicato che nel 2025 sarebbero stati possibili solo due altri tagli dei tassi, ovviamente se non dovesse modificarsi la situazione macroeconomica.
Il comunicato emesso al termine della riunione del Comitato di politica monetaria (Fomc, Federal Open Market Committee) riconduce la decisione a due fattori: il tasso di disoccupazione – spiega – “si è stabilizzato a livelli bassi”, mentre le condizioni del mercato del lavoro sono “robuste”. L’inflazione intanto resta “un po’ elevata” (invece il mese scorso aveva “fatto progressi verso l’obiettivo del 2%”).