Le quattro principali banche della Grecia hanno superato con successo gli stress test della Bce e hanno dichiarato che non sono necessari nuovi piani di finanziamento.
Il controllo della Banca centrale ha svelato che gli istituti di credito ellenici avrebbero perso (“soltanto”) 15,5 miliardi di euro del loro capitale entro il 2020 in caso di un nuovo scenario economico particolarmente avverso. Francoforte ha anticipato i test sulle principali quattro banche (Pireo, Nbg, Eurobank e Alpha) per accertare l’eventuale fabbisogno di capitale prima che Atene esca ad agosto dal piano salvataggio da 86 miliardi di euro.
Le banche greche, ricapitalizzate tre volte da quando è esplosa la crisi del debito nel 2010 e sottoposte a quattro stress test, sono state duramente colpite dalla caduta del Pil e dalla ristrutturazione del debito sovrano più grande del mondo nel 2012. Gli istituti di credito sono, poi, stati chiusi per tre settimane nel 2015. Alla riapertura lo scenario era cambiato: Alexis Tsipras aveva accettato il terzo piano di salvataggio.
Tuttavia, uno dei problemi principali delle banche greche è ancora irrisolto, quel 50% di crediti inesigibili che depotenziano il contributo che gli istituti di credito potrebbero dare alla ripresa dell’economia. E il debito resta ancora altissimo: 180% del Pil.