Nella terza settimana di marzo l’inflazione in Russia è aumentata del 14,5% rispetto ad un anno prima, registrando il più forte balzo da 17 anni. Lo ha reso noto il ministero dell’Economia russo mentre - riporta il Guardian - il Servizio statistico federale ha fotografato un’impennata dei prezzi di alcuni beni, come lo zucchero, del 37,1% in alcune regioni.
Balzo anche per le cipolle che in alcune aree del Paese hanno messo a segno un rincaro fino al 40% (13,7% la media nazionale), mentre i pannolini per i bambini registrano rincari del 4,4%, la carta igienica del 3% ed il tè nero del 4%.
Un’impennata che secondo gli analisti è legata al deprezzamento del rublo e all’inflazione importata: tutto ciò che la Russia acquista dall’estero è ora esponenzialmente più costoso.