Difficile dire qualcosa su Vialli, dopo che è stato pubblicato un numero ubriacante di post in seguito al suo precoce decesso. Molti commenti hanno giustamente evidenziato le parole espresse in pubblico dal campione, cremonese di origine, sul cancro che lo ha lentamente consumato. Nonostante la sua grande volontà nel reagire alla malattia. Pochi infatti riescono a rimboccarsi le maniche e a reagire con tutto se stessi. Ecco perché in tanti sottolineano, cercando una possibile eredità lasciata dal campione, la sua resistenza o come va di moda dire la resilienza. Fino al punto che secondo alcuni Vialli non ha perso la sua battaglia. Vialli, come tanti altri, invece ha tristemente perso la battaglia. Ma ci ha comunque lasciato una lezione importante: l’umanità con la quale il campione ha affrontato il suo dramma ci ricorda che la guerra contro il cancro non la vince un gruppetto di eroi. Forse, la si può vincere solo puntando sulla ricerca scientifica, possibilmente pubblica.