Quattordici anni dopo l'ultima volta, Tiger Woods torna a vincere il Masters Tournament. Ad Augusta il fuoriclasse americano conquista la quinta “Green Jacket” in carriera nell'83/a edizione del torneo più prestigioso al mondo di golf, avvicinando così il record di successi (sei in totale) di Jack Nicklaus. È il 15° trionfo Major per Woods, che non vinceva un torneo del Grande Slam dal 2008 (Us Open).
Woods è diventato professionista nel 1996 e ha vinto 14 major prima del suo 33° compleanno. Ha anche avuto un impatto rilevante al di fuori del campo, suscitando un nuovo interesse per il golf in tutto il mondo e grandi ascolti televisivi negli Stati Uniti.
Le cose sono cambiate a partire dal 2009, quando il campione, 43 anni, è caduto in disgrazia in seguito a uno scandalo sessuale, condito con un difficile divorzio. Un periodo complicato durato dieci anni. In realtà ci sono stati alcuni momenti di risveglio come quando nel 2013 per una breve fase è tornato numero uno al mondo, ma in campo non c’era il campione di prima. Non c’era la sua testa. Poi, nel 2017, un intervento del 2017 chirurgico alla schiena, e nel maggio di quell'anno è stato arrestato per guida sotto l’effetto di droghe.
Secondo Forbes, al culmine del suo successo pre 2009, Woods era l’atleta più pagato al mondo: guadagnava 110 milioni di dollari l'anno, dei quali 30 mln provenienti dal main sponsor Nike. L'anno scorso i suoi guadagni si sono fermata “soltanto” a 43,3 mln (dei quali 1,3 mln erogati dagli sponsor).
Per Woods è cominciata la risalita o è stato solo un altro momento di gloria?