
Dallo scandalo che sta scuotendo la Germania emerge innanzitutto un’imbarazzante leggerezza degli ufficiali dell’aeronautica tedesca, che hanno discusso in modo non sicuro una serie di segreti di stato sulla consegna di missili all’Ucraina. Discussioni intercettate dai russi e diffuse sui social network, causando lo scoppio di una crisi politica in Germania.
Gli ufficiali tedeschi intercettati parlano del numero di missili necessario per distruggere il ponte sullo stretto di Kerč, che collega la Crimea alla Russia, e rivelano che alcuni militari britannici in abiti civili si trovano già sul suolo ucraino.
Sullo sfondo, infatti, c’è la resistenza della Germania davanti alla prospettiva di fornire all’Ucraina i famosi missili Taurus a lungo raggio. La Francia e il Regno Unito hanno consegnato a Kiev i missili Scalp e Storm shadow, che non hanno lo stesso raggio di quello dei Taurus tedeschi.
La Germania si rifiuta di compiere lo stesso passo. Nel frattempo sostiene l’Ucraina firmando ricchi assegni, ma non intende fornire a Kiev gli strumenti di difesa più sofisticati. Una volontà che evidenzia le attuali divergenze franco-tedesche.
Dopo aver mantenuto a lungo una posizione ambivalente, Parigi ha scelto la via di un impegno più strutturato dell’Europa, prefigurando una possibile vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti. La Germania non vuole seguire questa strada.