In un racconto delle Cosmicomiche, Italo Calvino anticipava la volontà umana di comprimere tutti i dati del mondo nei transistor, anticipando i tempi che poco dopo sarebbero effettivamente arrivati.
Quello che non avrebbe potuto prevedere Calvino è che le parole compresse dai chip sarebbero diventate una nuova forma di spazzatura: nel 2023 abbiamo prodotto 97 zettabyte di dati, 97 mila miliardi di miliardi di piccoli frammenti (perlopiù inutili, talvolta dannosi) delle nostre vite quotidiane.
Le grandi rivoluzioni non sempre hanno bisogno di tanto spazio: basti pensare a E=mC2. Questo è il vero limite della Rete che rischia di diventare una fabbrica di informazioni inutili o gassose, un ribollire di echi.