Cervelli più ‘smart’, non oberati dal compito di guidare i movimenti del corpo: a questo puntano i primi robot comandati senza l’utilizzo di circuiti elettrici.
Per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori guidati dal King’s College di Londra hanno imitato il funzionamento di alcune parti del corpo umano, facendo muovere i dispositivi grazie alle variazioni di pressioni indotte in un fluido.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Advanced Science, spalanca la strada a robot capaci di muovere i loro corpi in maniera del tutto indipendente dal ‘cervello’, lasciando quindi spazio per software più complessi basati sull’intelligenza artificiale.
Attualmente, tutti i robot fanno affidamento sull'elettricità per funzionare: il software, che corrisponde al cervello del dispositivo, invia le istruzioni alle varie parti meccaniche, producendo il movimento corrispondente.
Per aggirare il problema, i ricercatori hanno messo a punto un circuito in cui le istruzioni sono inviate solo grazie alla pressione, consentendo di eseguire manovre complesse senza bisogno di elettricità.