Il pugno di Erdogan colpisce i social media. Il Parlamento turco ha fatto passare una legge che permetterà al governo di esercitare un maggiore controllo su social, obbligandoli a rispettare rigide condizioni.
In pratica, le piattaforme che nel Paese registrano più di un milione di utenti giornalieri dovranno nominare un loro rappresentante legale che deve essere un cittadino turco. La mancata nomina comporta sanzioni e la riduzione progressiva della larghezza di banda della piattaforma. I social media, inoltre, dovranno archiviare i dati dei loro utenti.
Opposizione e attivisti sono subito insorti, parlando di “censura” che le autorità dopo i giornali, le radio e le tv, hanno esteso ora anche al web.