Nissan, terza casa automobilistica giapponese, ha annunciato che taglierà 9.000 posti di lavoro a livello mondiale riducendo al contempo le sue capacità di produzione in tutto il mondo del 20%, a fronte di un netto peggioramento delle sue vendite.
Il gruppo ha indicato allo stesso tempo di aver rivisto drasticamente al ribasso le previsioni sui ricavi e sugli utili operativi per l’anno finanziario 2024.
Il gruppo ha tagliato per la seconda volta consecutiva le sue previsioni annuali, riducendole del 70% dopo aver mancato le stime degli analisti: l’utile operativo per l’anno finanziario è ora visto a 150 miliardi di yen (906 milioni di euro) dalle precedenti stime di 500 mld.
I problemi di Nissan sono emersi, al pari di altri marchi nipponici, a causa di una marcata flessione delle vendite di auto nuove e per la forte concorrenza di Tesla e di marchi cinesi di veicoli elettrici come Byd, che invece cresce rapidamente.
Le vendite nel terzo trimestre sono, infatti, cresciute del 24% superando i 26 miliardi di euro, con un utile netto di 1,5 mld, e amplia la sua forza lavoro, da 700mila a 900mila nel corso degli ultimi 12 mesi.