Quando nelle settimane scorse il governo tedesco ha varato la misura che prevede un prezzo calmierato a 9 euro per l’abbonamento mensile ai trasporti pubblici (treni, bus, metro) in molti hanno preso sottogamba questa iniziativa.
E, invece, è stato un gran successo e da vari punti di vista a cominciare dal boom di passeggeri e alla parallela riduzione del traffico su gomma e, di conseguenza dell’inquinamento.
Dall’inizio di giugno in Germania sono stati venduti ben 21 milioni di abbonamenti al prezzo ‘politico’ fissato dal governo Scholz in nome della svolta ecologica e della lotta al caro-vita.
In 23 delle 26 principali città della Repubblica federale le lunghe code di auto nelle ore di punta sono praticamente scomparse, come prova lo studio presentato nei giorni scorsi da ‘Tom-Tom International’ per conto dell’agenzia Deutsche Press Agentur.
E, in più, il tasso di inflazione (pur restando elevato) ha frenato la sua corsa. Ad eccezione dei Paesi Bassi, la Germania è l’unico paese dell’Eurozona in cui il livello dei prezzi al consumo è leggermente sceso a giugno rispetto al mese precedente.