Ryanair ha fatto una drastica inversione di marcia e ha accettato di riconoscere i sindacati dei piloti per la prima volta nella sua storia. Dietro questa scelta la minaccia di uno sciopero potenzialmente paralizzante pochi giorni prima di Natale e che potrebbe generare perdite sostanziali per la compagnia aerea.
Il vettore low-cost ha inviato l'offerta a organismi rappresentativi nel Regno Unito, Irlanda, Germania, Spagna, Italia e Portogallo. È la prima volta in 32 anni che la compagnia guidata da Michael O'Leary cerca un accordo sindacale.
"Abbiamo già apportato cambiamenti radicali", ha detto O'Leary, che ha poi aggiunto: "Metteremo in primo piano le esigenze dei nostri clienti e ora tratteremo con i nostri piloti attraverso strutture sindacali nazionali riconosciute".
La voce di quoted
La Compagnia aveva annunciato nei mesi scorsi un utile netto in rialzo del 6% a 1,31 miliardi di euro nell'anno contabile 2016-2017. Anche i ricavi erano segnalati in aumento del 2% a 6,64 miliardi di euro, mentre il tasso di riempimento dei velivoli aveva raggiunto il 94%. Con due risultati associati: 120 milioni di passeggeri trasportati e tariffe tagliate del 13%. I numeri sembrano esserci, adesso sembra anche la volontà di attivare relazioni sindacali. L’effetto è stato immediato. Dopo le aperture di Michael O'Leary, Anpac ha, infatti, deciso di sospendere lo sciopero indetto per il 16 dicembre.