Il governo britannico ha messo l’esercito in allerta per collaborare alle operazioni di trasporto del carburante alla luce della crisi che vede la benzina scarseggiare nel Paese.
Parla di “misure sensate e precauzionali” il sottosegretario all’Energia, Kwasi Kwarteng, che ha tuttavia rassicurato sulle “solide forniture di carburante” del Regno Unito. Ma - ha aggiunto – “siamo consapevoli dei problemi della catena di approvvigionamento alle stazioni di rifornimento”.
Il Regno Unito soffre per la mancanza di camionisti e il simultaneo aumento della domanda, innescato dal crescente timore negli utenti di rimanere a secco. Per il governo Tory britannico è un fenomeno passeggero, alimentato anche dall’allarmismo.
Ma la crisi che si è abbattuta sulla catena di distribuzione della benzina e dei prodotti alimentari appare ancora tutta da superare nel Paese. Lo confermano le code e i cartelli da ‘tutto esaurito’ che continuano a comparire nei supermercati dell’isola.
Secondo i ministri delle Attività Produttive e dell’Agricoltura, Kwasi Kwarteng e George Eustice, in realtà, nel Regno una vera penuria di idrocarburi non c’è. Poiché i depositi e le raffinerie britanniche sono in effetti tuttora “pieni”.