La casa automobilistica giapponese Toyota ha venduto 5.209 milioni di veicoli in tutto il mondo durante la prima metà di quest'anno. Il che significa +1,6% su base annua. È record per la società nipponica con sede ad Aichi nel Giappone centrale, secondo produttore al mondo che comprende cinque marchi, tra i quali Lexus.
Toyota non è molto lontana dal gruppo Volkswagen, che nella prima metà del 2018 ha guidato la classifica delle vendite globali per il secondo anno consecutivo con 5.519 milioni di veicoli, compresi quelli prodotti con i marchi Audi e Porsche. Un salto del 7,1% su base annua. Nonostante tutto, nonostante il diesel-gate.
Per il gruppo giapponese sono aumentate le vendite all’estero, sostenute dalla forte domanda nei mercati europeo e, in parte, cinese, che resta invece appannaggio di Vw. Le vendite domestiche di Toyota si sono ridotte del 4,8% a 1,17 milioni di unità. Il che segnala le difficoltà dell’economia nipponica, piuttosto che una frenata del gigante dell’auto.
È pur vero che la multinazionale non ha ancora sfondato nel paese più importante: la Cina. Sia Vw che Toyota hanno stipulato partnership con aziende cinesi, sebbene le vendite di veicoli Toyota nel più grande mercato automobilistico del mondo siano minime rispetto alle consegne di 3,7 milioni da parte del gruppo tedesco.
Ma il valore di mercato di Toyota supera, ad esempio, quello di Facebook, Amazon e China Construction Bank ed è considerata la casa automobilistica più redditizia al mondo.
La concorrenza, tuttavia, aumenta. Le acquisizioni in corso fra i vari gruppi stanno, infatti, sensibilmente mutando la geografia del settore. Al terzo posto del ranking dei produttori mondiali di auto si attesta l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, un colosso ormai grande quanto i primi due. Per lo stesso motivo, il gruppo Psa si è ingrandito al punto da entrare nella top ten dopo l’acquisizione della Opel da General Motors. Parallelamente il gruppo americano, a lungo il più grande del mondo, ha ora dimensioni sensibilmente ridotte che lo fanno scendere alla quinta posizione, superato dalla coreana Hyundai-Kia. Per quanto riguarda i marchi italiani, Fca, privo di alleanze strategiche o acquisizioni recenti, si conferma tra i primi dieci.