
La nuova politica dei dazi lanciata dalla Casa Bianca è la “reazione” degli Stati Uniti che dopo aver perso “la partita della globalizzazione” contro la Cina, cercano ora di “cambiare le regole” del gioco. È quanto sostenuto dal ministro delle Finanze del Brasile Fernando Haddad.
“Gli Stati Uniti sono stati quelli che hanno stabilito le regole del gioco della globalizzazione negli anni ’80. Il paese che ha difeso il libero scambio, la nascita dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc), è lo stesso paese che ora sta adottando le politiche mercantiliste più radicali viste in molti anni”, perché “quaranta anni dopo ha scoperto di aver perso la partita”. “Gli Usa immaginavano che sarebbero stati il centro manifatturiero, grazie alla loro tecnologia, e che il mondo intero sarebbe stato un fornitore di materie prime. Ma questo è successo ad altri”, ha aggiunto.
“Oggi gli Stati Uniti si trovano di fronte a qualcosa di nuovo sulla scena geopolitica internazionale: un Paese come la Cina che non è solo una potenza militare, come l’Unione Sovietica, o solo una potenza economica, come il Giappone, ma la combinazione dei due”, ha evidenziato.
“Un Paese con 1,3 miliardi di abitanti, un Pil in forte crescita, una capacità tecnologica invidiabile, anche per i settori in cui gli Usa si sentivano sicuri come l’intelligenza artificiale e che fa grandi investimenti dove Washington è più vulnerabile, come l’industria dei chip”, ha concluso.